Skip to main content
Foto—The Killers Italia

Ci hanno fatto aspettare cinque anni, si sono scusati dell’attesa e hanno promesso di tornare fra due, magari uno, parola di Ronnie..forse non avrebbero dovuto perché la memoria non ci manca!

Terza volta nella capitale e terza volta al Rock in Roma per i Killers, dopo il 2009 e il 2013. La giornata si prospettava calda, abbiamo sentito di persone che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per colpa del sole, che non ha risparmiato tutti quelli che hanno deciso di mettersi in coda già dalla mattina.
Nel frattempo Ronnie tirava fuori la sua italianità mangiandosi un piatto di pasta a metà pomeriggio.

Foto—Rob Loud

Poi nuvoloni neri all’orizzonte hanno cominciato a minacciare l’arrivo di un bel temporale estivo (noi che abbiamo vissuto il disastro dell’Heineken Jammin’ Festival del 2007 abbiamo avuto un déjà-vu), ma alla fine siamo stati graziati e bagnati solo un po’ da una pioggia leggera durata poco.

Il concerto è partito con i coriandoli rosa e le luci di Las Vegas di The Man. Il primo singolo da Wonderful Wonderful è stato solo una delle quattro canzoni dell’ultimo album assieme a Run for Cover, Tyson vs Douglas e The Calling, quest’ultima accompagnata dall’entrata in scena di Brandon vestito da Ferrero Rocher..ma in fin dei conti gli vogliamo bene anche per queste scelte stilistiche kitsch e over the top che sono in pochi a potersi permettere, e lui è uno di questi!

Foto—Rob Loud

Alla fine Hot Fuss è stato l’album da cui hanno attinto di più, sorprendendo con Believe Me Natalie durante l’encore, una canzone suonata raramente già durante il primo tour e riproposta in questo solo due volte nei concerti di Manchester e Birmingham dell’anno scorso.

Non del tutto inaspettata Shot at the Night, che pur avendo già quasi cinque anni, non aveva mai avuto l’occasione di essere suonata in Italia, vista la sua pubblicazione a fine 2013.

You don’t need me!
— Brandon sui cori per Read My Mind

I singoli più conosciuti ci sono tutti, da Somebody Told Me a Smile Like You Mean It, a Read My Mind, a Runaways, a Human con un nuovo intro elettronico. Molte canzoni sono state estese per permettere un gioco di botta e risposta di cori con il pubblico, che non si è fatto di certo pregare. A conclusione del concerto non potevano mancare When You Were Young e Mr Brightside.

Il tutto è stato trasmesso in diretta dai Rai Radio 2, ed è ora disponibile nella nostra pagina speciale.

Vai alla pagina del concerto di Roma

Viaggio in treno dal centro al nord Italia e si arriva a Milano. Anche la città meneghina (in realtà stavolta è Rho, ma non stiamo qui a guardare il capello) ha accolto i Killers per la terza volta, stavolta nell’Open Air Theatre dell’Area Expo, trasformato dal sole a picco in girone dell’inferno per la prima giornata degli I-Days.

Sul palco prima di loro sono saliti gli Slydigs, Richard Ashcroft e Liam Gallagher, questi ultimi due rappresentanti di quel Brit Pop che ha segnato l’adolescenza di tantissime persone e di Brandon in particolare, come ha rimarcato nell’intervista con Virgin Radio poco prima di salire sul palco.

The emotion, it was electric” è una degna descrizione dell’atmosfera del concerto, e anche se la setlist non ha riservato particolari sorprese (è stata la stessa di Roma tranne per Believe Me Natalie), la serata è stata speciale lo stesso. Infatti fortuna ha voluto che capitasse proprio qui il concerto nel giorno del compleanno di Brandon, e ovviamente non sono mancanti i cori di auguri del pubblico in inglese, italiano e pure la performance speciale in stile Marilyn di Ronnie (video di anaxsun via twitter).

He must be Italian, he looks too good!
— Brandon introducendo Ronnie

Ricoperti da stelle filanti e coriandoli tricolori, con gambe doloranti e senza voce perché saltare e cantare ai loro concerti o intonare cori “I’ve got soul but I’m not a soldier” pure uscendo dalla metropolitana è uno stile di vita, li salutiamo anche stavolta e speriamo davvero che l’attesa sia più breve.

Vai alla pagina del concerto di Milano