Biografia
É l’11 maggio 2001. Brandon Flowers, da poco abbandonato dalla synth-pop band di cui faceva parte, i Blush Response, sta per assistere all’evento che cambierà per sempre la sua vita. Entra nell’Hard Rock Hotel di Las Vegas, e gli viene regalato un biglietto per il concerto degli Oasis che si sta tenendo al club The Joint situato nell’albergo. Il concerto è quasi giunto al termine, ma quelle ultime tre canzoni con cui i fratelli Gallagher si esibiscono, bastano a Brandon per realizzare di voler fondare una vera e propria rock band. Decide così di andare alla ricerca di un chitarrista.
Contemporaneamente, un musicista trasferitosi da Pella, Iowa, a Las Vegas l’anno precedente, commesso in un negozio della Banana Republic all’interno dell’Hotel Venetian, pubblica assiduamente annunci sulle riviste locali Las Vegas Weekly e CityLife in cui dichiara di essere alla ricerca di qualcuno con cui fondare una band o una band a cui potersi unire. Fra le sue influenze cita, tra gli altri, U2, David Bowie, The Cure, The Strokes, Oasis e Smashing Pumpkins.
E così i destini di Brandon e del chitarrista Dave si incrociano. “Fu l’unica persona normale a rispondere al mio annuncio, tra tutti i folli che si erano presentati a casa mia” ricorda Dave. I due cominciano a riunirsi per scrivere e provare, e poco dopo, ispirandosi al nome della finta band protagonista del video del brano dei New Order, Crystal, nascono i The Killers. “Nacque dentro di me l’ambizione di voler creare una vera band perfetta come quella fittizia del video” dirà in seguito Brandon.
Il quartetto originario della band era composto da Brandon, Dave, il bassista Dell Star, coinquilino di Dave, e il batterista Matt Noezoss. Sotto questa formazione Dave e Brandon scrivono la loro prima canzone, Mr Brightside, “ecco perché è l’unica canzone che suoniamo in ogni singolo show,” ha dichiarato Keuning. Registrano inoltre la loro prima demo, contenente l’appena citata Mr Brightside, Desperate, Under The Gun e Replaceable, che distribuiscono agli interessati durante i primi show.
In quel periodo uno dei metodi usati da Brandon per prendere “appunti” sulle melodie che gli venivano in mente era telefonare a Dave e lasciare un messaggio nella segreteria telefonica.
Poco dopo, Star e Noezoss abbandonano la band, quest’ultimo prima rimpiazzato da Buss Bradley, e solo successivamente da Ronnie Vannucci. Buss creerà non pochi problemi alla band, minacciando di far loro causa: sostenne infatti di aver composto Mr Brightside, dichiarazione negata da Brandon in quanto la canzone fu scritta molto prima che si unisse alla band. Ronnie è già impegnato con un’altra band quando viene invitato ad unirsi ai The Killers dopo aver assistito ad alcuni loro show nei club di Las Vegas. Il bassista Mark Stoermer, che li seguiva sin dai primi concerti, è quindi l’ultimo ad unirsi alla band. “Anche se dal vivo non erano certo il massimo, si notava comunque una certa magia nelle canzoni. Sapevo che c’era qualcosa di speciale” dice. Avvicinato Keuning, nel giro di poche settimane Mark diventa il bassista della band.
Raggiunta finalmente la formazione definitiva, il gruppo comincia a provare e a scrivere canzoni insieme ogni giorno nel garage di Ronnie, l’unico a possedere una casa all’epoca. Dopo la vendita della casa i quattro iniziarono ad intrufolarsi in un’enorme stanza insonorizzata del campus della UNLV, dove Ronnie studiava. “Dopo mezzanotte non c’è mai nessuno lì,” dice Dave. “Conoscevo alcune entrate segrete […] Avevamo circa 185 sontuosissimi metri quadrati a nostra disposizione per esercitarci, completi di un set di batteria, marimbas, piatti, pianoforti, ecc. Per circa un mese ci siamo trascinati gli amplificatori mentre io usavo il set completo da batteria della banda della UNLV,” ricorda Ronnie.
La band comincia ad esibirsi in vari club di Las Vegas, e pubblica alcune canzoni nel sito lvlocalmusicscene.com. In questo modo viene notata da un rappresentante della Warner Bros, Braden Merrick, che li convince a registrare una demo a San Francisco con Jeff Saltzman, ex manager dei Green Day. In quattro giorni il lavoro è completato e comprende tre canzoni scelte fra le sette iniziali: Jenny Was a Friend of Mine, On Top e Mr Brightside.
Merrick diventerà successivamente il loro manager, ma verrà licenziato senza liquidazione perché privo della licenza necessaria all’esercitazione della professione di agente. Questa decisione ha portato alla citazione della band a causa del mancato pagamento.
La Warner non è comunque interessata, ma Merrick riesce a passare la demo ad un rappresentante dell’etichetta indipendente inglese Lizard King, Ben Durling, tramite Alex Gilbert della 14th Floor Recordings. La band firma quindi il contratto con la Lizard King nell’estate 2003 e in settembre viene pubblicata nel Regno Unito la prima versione del singolo di Mr Brightside. Appena la band inizia ad esibirsi come supporter dei British Sea Power e degli Stellastarr, comincia l’ascesa.
Robert Stevenson, rappresentante dell’etichetta americana Island Def Jam, viene a sapere dei The Killers navigando in internet. Su spinta di Sarah Lewitinn, editor della rivista Spin e fondatrice dell’allora casa discografica indipendente Stolen Transmission, ascolta la demo, ma prima di decidere se scritturarli o meno li vuole ascoltare live. L’occasione si presenta con la CMJ/ASCAP Marathon, uno showcase per band senza contratto organizzato a New York nell’ottobre 2003. Molte etichette che prima erano rimaste indifferenti, ora si mostravano interessate, a causa della popolarità che stavano acquistando nel Regno Unito. “Li portai a bere qualcosa prima dello show e Dave disse che era nervoso. Gli dissi che non doveva preoccuparsi perché a me non importava. Anche se avessero cancellato lo show li avrei scritturati comunque,” dice Stevenson.
E così i Killers firmano finalmente un contratto anche negli USA, e continuano inoltre ad esibirsi come supporter.
Questo ruolo costituisce un’ottima vetrina per la band, soprattutto considerando il calibro degli artisti per i quali aprono gli show in alcune date del 2004 e nel 2005: Morrissey e U2, sempre citati tra le maggiori influenze della band.
Il seguito che hanno in UK si manifesta bene al festival di Glastonbury nel 2004, dove la New Band’s Tent non basta per accogliere tutte le persone che vogliono vederli. Ma l’apparizione dell’anno successivo è ancor più emblematica: viene addirittura data loro l’opportunità di esibirsi da headliner a seguito del forfait di Kylie Minogue, dovuto a noti problemi di salute, ma rifiutano perché non si sentono pronti, essendo praticamente esordienti e così si “accontentano” di un semplice posto nel main stage.
Nello stesso anno partecipano anche al Live 8, uno degli eventi più importanti della storia della musica, sul palco di Londra, esibendosi grazie alla pressione esercitata da Bob Geldof su uno dei promoter dell’evento, Harvey Goldstein, che aveva eliminato dalla scaletta la loro apparizione. Geldof, impuntandosi, riesce a farli reinserire in scaletta, e Goldstein sarà poi costretto a ricredersi. Si esibiscono suonando All These Things That I’ve Done, il cui celebre verso “I got soul but I’m not a soldier” viene ripreso da Robbie Williams nello stesso concerto, e qualche mese dopo persino dagli U2, come una sorta di omaggio a Las Vegas, la città nella quale si stavano esibendo. Durante questo concerto, inoltre, Brandon è salito sul palco per duettare con Bono in In a Little While.
Il loro primo album, Hot Fuss, esce a giugno 2004 e conquista cinque nomination ai Grammy Awards: miglior album rock, e miglior canzone rock e performance di un duo o gruppo per Somebody Told Me nel 2005, premi poi vinti dagli U2, miglior performance pop e miglior performance rock di un duo o gruppo per, rispettivamente, Mr Brightside e All These Things That I’ve Done nel 2006.
Il tour promozionale di Hot Fuss, partito nel maggio 2004, dura quasi due anni, terminando nell’ottobre 2005.
Quattro mesi dopo la band rientra in studio per registrare il secondo album, Sam’s Town, uscito nell’ottobre 2006, per il quale vincono due Brit Awards per il miglior album e miglior band internazionale nel febbraio del 2007, e vengono nominati per due Grammy Awards: miglior canzone rock e miglior video per When You Were Young.
Con la parte estiva del tour a supporto dell’album, la band è protagonista come headliner della maggior parte dei festival europei, tra cui Glastonbury e il T in the Park in Regno Unito, l’Oxegen in Irlanda, il Roskilde in Danimarca, Werchter in Belgio e Sziget in Ungheria.
Tornati in patria registrano a New York un duetto con Lou Reed. La canzone, Tranquilize, è il primo singolo dell’album successivo, Sawdust, non un vero e proprio album di inediti ma una raccolta di b-sides e rarità uscita nel novembre 2007.
Nel giugno 2008, dopo una fase di pre-produzione basata soprattutto sullo scambio di idee via email con nuovo produttore, Stuart Price, i Killers rientrano in studio a Las Vegas per registrare il loro terzo album di inediti, Day & Age. A registrazione quasi ultimata cominciano un tour estivo che parte il 29 Luglio dal Highline Ballroom di New York e termina il 24 Agosto con un concerto al Leeds Festival nel Regno Unito.
La registrazione dell’album viene ultimata negli Olympic Studios di Londra tra la fine di Agosto e l’inizio di Settembre, e la sua pubblicazione è fissata per fine Novembre, anticipata dal primo singolo, Human.
Il tour vero e proprio inizia il 20 Ottobre 2008 e si conclude il 21 Febbraio 2010, dopo aver toccato numerosi paesi tra cui, per la prima volta, Sud Africa ed Emirati Arabi Uniti. Purtroppo l’intera serie di concerti in Asia e parte di quelli in Australia previsti tra Gennaio e Febbraio 2010 vengono annullate all’improvviso a causa della morte della madre di Brandon.
Da Febbraio del 2010 a Marzo del 2011 la band si prende una pausa, anche se durante i mesi di riposo torna sul palco in occasione di tre eventi particolari: il 13 Maggio 2010 suonano ad una serata di beneficenza organizzata a Londra, il 4 Luglio si esibiscono alla Casa Bianca durante i festeggiamenti per la Festa dell’Indipendenza e per finire l’8 Luglio eseguono un mini set di due canzoni a Las Vegas di fronte al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, presente nella loro città natale per un evento politico.
Sempre durante la pausa Brandon si occupa del suo album solista con annesso tour, che si conclude nell’estate 2011. I Killers tornano a suonare insieme tra Marzo e Giugno per alcuni concerti in Cile ed Europa, fra cui due date allo Scala di Londra in cui suonano una canzone nuova, The Rising Tide. Nel frattempo Ronnie porta a termine la lavorazione del suo album solista, Big Talk, e si esibisce in una manciata di date USA e UK nell’autunno 2011. Sempre in autunno esce anche l’album solista di Mark, Another Life.
La band interrompe l’assenza dai palchi con due concerti ad Orlando, in Florida nel mese di Novembre.
FOTO—WILLIAMS + HIRAKAWA
I quattro riprendono a lavorare insieme per dedicarsi alle nuove canzoni a metà Maggio 2011 e ad Ottobre inizia la registrazione. Come produttore inizialmente era stato scelto Brendan O’Brien, ma a lui successivamente si sono aggiunti Steve Lillywhite, Damian Taylor, Stuart Price e Daniel Lanois.
Il quarto album, intitolato Battle Born, viene pubblicato il 18 Settembre 2012, preceduto a metà Luglio dal primo singolo, Runaways.
Da metà Luglio all’inizio di Settembre la band è occupata con un mini tour estivo promozionale in USA e in Europa. A fine Settembre inizia il tour vero e proprio, con una serie di date in UK e in Nord America fino a fine anno, per poi proseguire in Australia, nel resto d’Europa, in Sud e Nord America e, per la prima volta, in Asia nel 2013. Questo tour ha visto la band tornare da headliner a molti dei festival in cui avevano già suonato in passato e suonare per la prima volta negli stadi a Città del Messico e a Wembley, che è ad oggi il loro più grande concerto. Per commemorare quel concerto, che aveva un significato molto importante della band, è stata composta una canzone speciale dedicata allo stadio e alla loro carriera.
A tour ancora in corso viene annunciata la pubblicazione di un greatest hist per Novembre 2013, anticipato dal singolo di lancio Shot At The Night. La canzone è frutto della collaborazione con Anthony Gonzalez degli M83, un nome suggerito dalla casa discografica ma che i Killers già conoscevano dal Day & Age tour, quando gli M83 avevano fatto da supporter per alcune date. L’altra canzone inedita è Just Another Girl, prodotta da Stuart Price.
FOTO—ANTON CORBIJN e ROB LOUD
L’attesa tra il quarto e quinto album in studio diventa la più lunga della carriera della band: tra i due infatti passano ben cinque anni. Nel frattempo Brandon, Ronnie e Mark pubblicano i loro secondi album solisti e la band festeggia i dieci anni di Sam’s Town nell’Ottobre del 2016 con due serate speciali a Las Vegas nel casinò che dà il nome all’album.
Nonostante la lavorazione dell’album sia iniziata alla fine del 2015, la maggior parte del lavoro si è concentrato soprattutto tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, con la band che fa avanti e indietro tra Las Vegas e il Topanga Canyon in California, dove abita il produttore Jacknife Lee. Le tematiche sono molto più personali per Brandon, che riflette su sé stesso e su cosa significhi essere un uomo.
Il primo singolo, The Man, è stato pubblicato a Giugno 2017 e ha fatto da lancio promozionale per un mini tour estivo e l’eventuale uscita dell’album a Settembre. Quel mini tour estivo è stato una tappa molto importante per la storia della band dato che il concerto al Lollapalooza di inizio Agosto ha segnato l’arrivederci di Dave ai live per concentrarsi sulla sua famiglia.
Il tour a supporto di Wonderful Wonderful, iniziato a fine Settembre 2017 in Australia e concluso a Settembre 2018 in Asia, è stato quindi il primo in cui sul palco i membri ufficiali della band sono stati solo Brandon e Ronnie.
FOTO—ROBERT ASCROFT, CHAD KIRKLAND e DANNY CLINCH
Ancora carichi dopo il tour di Wonderful Wonderful, Brandon e Ronnie si mettono subito al lavoro per il settimo album, aiutati in parte anche da Mark. Il ritorno in Utah di Brandon sarà un punto focale dei testi del nuovo album, a cui lavorano inizialmente di nuovo con Jacknife Lee. Nel frattempo, a inizio 2019, pubblicano Land of the Free, la prima canzone spiccatamente politica della band in cui prendono una netta posizione contro le ingiustizie che da sempre, ma soprattutto in quel periodo, permeano la società americana. Dave, invece, pubblica il suo primo album solista che trasforma in canzoni molte delle idee che aveva raccolto negli anni e che non avevano trovato spazio nei lavori della band.
Come da tradizione, durante l’estate la band è impegnata con vari festival europei, fra cui il ritorno da headliner a Glastonbury.
L’annuncio di Imploding the Mirage arriva a inizio 2020, con l’uscita prevista a fine Maggio. L’album sarebbe potuto essere pronto molto prima, ma i primi sette mesi di lavorazione sono stati completamente accantonati. La svolta è arrivata grazie a Shawn Everett e Jonathan Rado, che sono poi diventati i produttori ufficiali.
Ma la band non aveva fatto con i conti con l’arrivo del COVID, che ha completamente stravolto i piani sia della pubblicazione dell’album, sia del tour già annunciato. Nonostante lo slittamento di Imploding the Mirage da Maggio ad Agosto, il primo singolo, Caution, è uscito il 12 Marzo.
Vista la cancellazione di tutti gli impegni nell’immediato futuro, Brandon approfitta del tempo a disposizione e continua a scrivere, prendendo come spunto i suoi ricordi legati al periodo in cui aveva vissuto a Nephi, in Utah. La tracklist del settimo album arriva a fine 2020, ma la band continua a lavorare alle canzoni, con il ritorno di Dave, per la prima metà del 2021. Nello stesso periodo Dave pubblica il suo secondo album solista ed esce anche una rivisitazione di A Dustland Fairytale con la partecipazione di Bruce Springsteen.
Pressure Machine viene pubblicato il 13 Agosto 2021, meno di un anno dopo Imploding the Mirage, segnando così il record di minor tempo passato tra la pubblicazione di due album. Poco dopo, con il concerto a New York del 19 Agosto, la band torna di nuovo sul palco di fronte ad un pubblico dopo quasi due anni.