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Giornata di anteprima di The Man nelle radio di mezzo mondo, ma nell’intervista con BBC Radio 1 Brandon ha svelato che il quinto album dei Killers si intitola Wonderful Wonderful.

Durante la Q&A nella pagina facebook ufficiale dei Killers, però, sono stati svelati altri dettagli sull’album che, anche se manca l’annuncio ufficiale, dovrebbe uscire dopo la metà di Settembre (vedi news).

Innanzitutto sono stati menzionati vari titoli delle canzoni che faranno parte della tracklist.

La canzone in cui Mark Knopfler suona la chitarra è Have All the Songs Been Written?, cioè quella accennata anche sabato scorso nel concerto ad Atlantic City e che molti pensavano si intitolasse One More Song. Brandon la descrive come molto minimalista.

Wonderful Wonderful è anche una canzone, oltre che titolo dell’album, e a detta di Brandon è probabilmente quella che tutti loro sceglierebbero come più rappresentativa dell’album. All’inizio è stata sviluppata da lui e Mark, che però ha dato l’idea di partenza, e si addentra in territori oscuri nonostante il titolo richiami argomenti più gioiosi.

Run for Cover era stata scritta circa nove anni fa per Day & Age. Nonostante amasse tantissimo la prima strofa, non era riuscito a completare la seconda. L’aiuto per finirla è arrivato da Alex Cameron, un cantautore australiano.

Some Kind of Love è stata sviluppata su una base strumentale di Brian Eno. Per far capire la portata di questo evento Brandon racconta che dopo la pubblicazione di Hot Fuss hanno cominciato a vagliare idee su chi avrebbe potuto produrre il secondo album e i nomi presi in considerazione erano: Brian Eno, Ric Ocasek, Flood & Alan Moulder. Fu detto loro che i primi due avevano declinato e quindi la scelta verso Flood e Mulder è stata quasi guidata, cosa di cui, ovviamente, non si dispiace visti i risultati e visto che sono orgogliosi di Sam’s Town. Nel corso degli anni hanno poi scoperto che a Ocasek e Eno non era mai stato chiesto di produrre l’album, ma a causa di quello che pensava fosse stato un rifiuto ha avuto un sogno ricorrente in cui si trovava da un lato di una strada, Brian Eno sull’altro e lui non riusciva ad attraversare. Ha quindi sempre pensato di non essere all’altezza di lavorare con lui.
La storia si è ripresentata quando ha scritto la canzone per il nuovo album sulla base di un pezzo strumentale di Eno. Alla richiesta di poterlo usare gli è stato risposto di no perché è quello che Eno aveva detto al suo manager di rispondere se qualcuno avesse chiesto di usarla, probabilmente perché non pensava che gli sarebbe stato chiesto da una band. Alla fine Brandon ci ha parlato al telefono e il via libera è arrivato.

Anton Corbjin
Foto—Anton Corbjin

Per quanto riguarda la lavorazione dell’album, è stata più difficile che in passato, soprattutto per quanto riguardava il trovare momenti per lavorare tutti assieme, dato che la loro situazione personale è cambiata rispetto agli inizi, sia per quanto riguarda gli impegni famigliari, sia perché non vivono più tutti a Las Vegas. Questa difficoltà è stata però superata nel modo migliore che potessero, e questo include l’aver trovato un produttore creativo e che lavora sodo come Jacknife Lee, che li ha guidati verso una direzione.

Oltre a Lee, Stuart Price è stato nominato come produttore di una canzone.

Infine, alla domanda su quale sarà lo stile del nuovo album, Brandon ha risposto che non hanno ancora deciso, ma che è invece entusiasta del nuovo design del palco, che non vede l’ora di condividere.