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CBS Sunday Morning [15-07-2018]

I Killers parlano con Kristin Johnson delle loro radici, i rifiuti che hanno ricevuto ad inizio carriera, il loro successo, la fede mormona di Flowers e l’accettazione della loro fama e dei circoli di celebrità che si trovano a frequentare in questo giorni, passando il tempo con persone come Elton John e Bono.

È un po’ difficile capire cosa pensare di Brandon Flowers. Dietro le quinte, sembra che i nervi avranno la meglio su di lui.

“Sembravi molto carico subito prima di iniziare il concerto,” dice Johnson.

“Sì, non è una cosa normale uscire e trovarsi di fronte a 70,000 persone così. Non mi sento mai totalmente a mio agio”, risponde.

Poi esce sotto i riflettori di fronte alla sua band, i Killers, e mentre canta il loro successo più conosciuto, Mr. Brightside, sembra più Mr. Sicuro di Sé.
Una misura del successo della canzone: è stata vista più di 280 milioni di volte su YouTube.

Flowers definisce sé stesso un “glorificato imitatore di Elvis. È davvero tutto ciò che sono. È quello che tutti noi siamo!”

“Ti ho visto sul palco. Non sembri come Elvis,” dice Johnson.

“Ci provo!” dice ridendo. “Faccio il mio meglio!”

Se non avete familiarità con i Killers, sappiate che la lista dei loro successi si estende a 24 milioni di album venduti al mondo. Vengono da Las Vegas e hanno un legamente così stretto con la loro regione che forse li avete sentiti in questo spot turistico del Nevada.

Ma Brandon Flowers potrebbe sembrare un improbabile ambasciatore della Città del Peccato. È perfettamente appagato di stare nelle retroguardie dietro a suo figlio, Gunnar.

Lui e sua moglie, Tana (hanno tre figli maschi), si sono incontrati in un modo carino: “Ci siamo visti a vicenda ma ero troppo timido per rivolgerle la parola,” dice Brandon. “E lei si è avvicinata e mi ha dato il suo numero di telefono.”

E hanno tenuto quel pezzo di carta.

Se sembrano una coppia rock’n’roll insolitamente a modo, ciò potrebbe essere dovuto in parte alla loro fede Mormona. Brandon ha anche partecipato ad uno spot per una campagna per la chiesa.

“Non vado in chiesa perché non ho altro di meglio da fare la Domenica, ci credo veramente!” ride. “Non so come sarebbe la mia vita senza, credo che forse sarei stato un’altra vittima del rock’n’roll.”

“Quindi ti ha salvato?”

“Assolutamente.”

Flowers aveva la fede nel sangue durante la crescita, così come lo sfarzo e la grinta di Vegas. “Non nascondiamo di certo da dove veniamo, mi trasmette ancora un senso di frenesia”, dice.

Quel senso di ‘frenesia’ della Strip di Vegas è qualcosa che Flowers e il batterista dei Killers, Ronnie Vannucci, hanno sperimentato molto presto.

“Mia mamma lavorava al Caesar’s,” dice Vannucci. “Come cameriera di cocktail.”

“L’industria dei servizi gioca un una ruolo importante in questa città,” dice Flowers. “E grazie ad essa molti dei nostri familiari riescono a vivere ancora oggi.”

Ed è dove hanno trovato il primo lavoro dopo aver finito le superiori. Flowers ha fatto consegne a domicilio per un ristorante chiamato Joseph’s Brasserie. Vannucci ha guidato un risciò a pedali.

Il primo concerto della band nel 2002 si è tenuto in un piccolo bar poco distante dalla Strip. “Sarà durato probabilmente una decina di minuti, ma sono sembrati un’eternità..davvero!” dice Flowers ridendo.

“E quando ve ne siete andati, cosa vi siete detti?”

“Ero completamente disponibile all’idea di cercare un altro cantante, sì. Non pensavo sarei stato in grado di farlo di nuovo. Non abbiamo avuto un responso particolarmente positivo dal pubblico di Vegas per un bel po’ di tempo.”

Vannucci aggiunge, “La sensazione che sentivamo era ‘Che stanno facendo questi? Cos’è questa roba?'”

Flowers dice che la band ha suonato praticamente per tutte le maggiori etichette americane: “E nessuno ci prendeva in considerazione. Il presidente della Warner Brothers diceva che non avevo abbastanza sex appeal.”

Ma i Killers avevano un asso nella manica: La canzone, Mr Brightside. Il chitarrista Dave Keuning ha scovato un riff diventato subito riconoscibile.

Mr Brightside è schizzata in testa alle classifiche e con Mark Stoermer al basso i Killers sono diventati headliner.
Ma anche quando sono in tour in giro per il mondo, dicono che non potranno mai dimenticare le loro radici.

E nessuna stanza di hotel distrutta. “Mia mamma puliva le stanze di hotel,” dice Flowers. “Non ne distruggerei mai una.”

E mentre facevano il tutto esaurito negli stadi all’improvviso hanno iniziato a passare il tempo con i loro idoli: Paul McCartney, Elton John e Bono.

Keuning dice, “Segretamente sei ancora agitato, anche se cerchi di comportarti come se nulla fosse facendo finta che sia tutto normale.”

“Idolizzavo davvero le persone,” dice Flowers. “Quindi per me fare lo stesso loro mestiere è stato davvero difficile. Mi ci sono voluti anni per sentirmi a mio agio in ciò che facevo e poi salire sul palco dicendo ‘Questo è ciò che sono, è ciò che faccio’. È stato davvero difficile per me.”

È chiaro che Flowers abbiamo superato quella difficoltà, infatti pensate a ciò che ha fatto quando stava componendo pr il nuovo album dei Killers e si è ritrovato in un blocco dello scrittore.

“Non posso spiegare senza dire il nome. Ho mandato un’email a Bono con oggetto ‘Have all the songs been written?’, e poi ho aperto il mio cuore e ho spiegato che mi trovavo in un momentaccio. E la sua risposta è stata “Have all the songs been written? è un titolo fantastico per una canzone!”

L’ultimo album dei Killers ha debuttato al numero uno. Come dimostra il primo singolo, in questi giorni Brandon Flowers appare totalmente sicuro di sé, se non assolutamente spavaldo. Elvis stesso ne sarebbe fiero.

FonteCBS