Skip to main content

Beats1 [14-01-2019]

Brandon è stato ospite di Zane Lowe nel suo programma Beats1 su Apple Music per presentare il nuovo singolo, Land of the Free, discuterne l’ispirazione, la collaborazione con Spike Lee per il video e anche quando potremmo aspettare di avere il nuovo album.


Brandon Flowers ritorna per un buon motivo. I Killers tornano per qualcosa di molto importante, una canzone che doveva essere registrata e pubblicata in questo momento. Non vi siete mai lasciati impaurire dal dire quello che deve essere detto, e Land of the Free ne è un altro esempio. Spiegaci com’è nata, perché ascoltarla proprio ora, cosa significa per te che l’hai scritta?

Credo che questo sia un periodo molto importante ed è nata in un momento in cui ho pensato ‘quando è troppo è troppo’, quando è successa la strage di Sandy Hook, e come mi ha colpito da padre. E da lì in poi le cose si sono accumulate…Eric Garner end Trayvon Martin, o quello che sta succedendo al muro. Tutto questo non sembrava andare di pari passo con i valori su cui credo che il mio Paese sia stato fondato. Ho iniziato la canzone varie volte, ma l’ho poi sempre messa da parte pensando ‘Non sono la persona giusta per scriverla,’ o mi sentivo inadeguato e aspettavo che qualcun altro lo facesse. Quindi continuava a star là e alla fine… Las Vegas, Orlando, Parkland, era un continuo, e quindi alla fine ho deciso che dovevo farla uscire.

Oltre alla canzone avete collaborato con qualcuno per portarla in vita dal punto di vista visuale, e guardando il testo della canzone in questo momento, la scelta è perfetta. Perché non dici a tutti di chi si tratta e cosa possiamo aspettarci di vedere?

Il grande Spike Lee ha fatto il video.

È una Spike Lee Joint!

Una Spike Lee Joint! Non avrei mai pensato che avrei fatto parte di una Spike Lee Joint. Avevo visto da poco BlackKklansman e anche Do the Right Thing in aereo, e ho pensato ‘dobbiamo chiedergli di fare il video’. E ha detto di sì ed è stato incredibile collaborare con lui. È un maestro e alcune delle problematiche descritte nella canzone sono ovviamente a lui molto care, e ha fatto un lavoro eccezionale. È incredible.

Qual è stato il momento preferito con lui, vederlo lavorare e capire il suo modo di procedere?

Si tratta soprattutto dei messaggi che ho ricevuto di notte, a cui rispondevo subito. Mi dimenticavo di togliere la suoneria, li guardavo e..il più divertente è stato un messaggio che diceva ‘Boom shakalaka” tutto in maiuscolo. Abbiamo parlato di comunicare al cuore delle persone, che è necessario, e lui è una persona molto positiva. Gli ho parlato della mia insicurezza come artista nel pubblicare la canzone e lui mi ha detto ‘no’, è stato molto positivo e il fatto che l’abbia supportata è stato incredibile.

A volte è difficile essere qualcuno nella cui musica le persone vedono così tanta speranza? I Killers sono una band piena di speranza, e mi chiedo se ciò ti colpisce in qualche modo, da persona creativa, vivere in un periodo come questo? È un punto a favore della canzone ma in generale cambia il modo in cui approcci la tua scrittura e quello che dici?

No, perché credo che adesso abbiamo bisogno di ottimismo come non mai. L’ottimismo è una cosa bellissima con cui ho la fortuna di essere nato, e sono grato di ciò. A volte sono in difficoltà perché sono talmente ottimista, ma sento che dovrei essere più cattivo per essere preso in considerazione, ma non è una cosa che posso nascondere. Quindi, sì, credo che ne abbiamo bisogno adesso, creare una sorta di comunità quando le persone si ritrovano assieme per ascoltare e condividere musica, è una cosa bellissima.

Chi suona in questa canzone? Perché so che ci sono alcuni membri della band che non vogliono più venire in tour. Per qualche motivo sento che i Killers sono ancora gli stessi Killers e mi chiedo chi suona nella canzone, chi non suona e dove siete adesso come band nel 2019.

In questa canzone in particolare c’è Ronnie Vannucci alla batteria, e poi abbiamo lavorato con Jacknife Lee, il produttore. È una bestia in studio e ci è stato molto di aiuto. Dave e Mark non ci sono in questa canzone ma fanno ancora parte dei Killers.

Bene, allora ho centrato il segno con quello che ho detto, e non voglio essere idealista, so che ognuno vuole vivere la propria vita. E comunque andare in tour è qualcosa che ogni musicista, artista, deve imparare ad amare o lasciarsi alle spalle. Tu hai ovviamente trovato un modo per innamorartene, e lo stesso vale per Ronnie, mentre gli altri hanno deciso di allontanarsi in qualche modo, ma non sono usciti dalla band.

Esattamente. Guardando da fuori sembra una vita piena di sfarzo, io non vorrei nessun altro lavoro al mondo ma per qualcuno la situazione con il tour e i viaggi è diversa, e vogliono avere un senso di normalità nella loro vita. Credo sia questo che Dave sta cercando mentre Mark, i letti dei tour bus gli sono sempre andati stretti.

Mi manca un po’ il suo parere brutalmente onesto, però. ‘Ti stai divertendo Mark?’ ‘Assolutamente no’

Sono queste differenze che fanno la band, Ronnie è l’opposto, è per questo che andiamo d’accordo.

Adesso abbiamo questa canzone nata da un sentimento reale, che doveva essere pubblicata, che doveva essere raccontata e con un messaggio molto personale da parte tua. È azzardato pensare che ci sarà qualcosa di sostanzioso dei Killers quest’anno, o è una cosa a sé stante per ora?

In un mondo perfetto potremmo avere qualcosa pronto per fine anno, ma credo sia più probabile per inizio 2020.

Ma non stai pensando ad un album solista nel frattempo, vuoi rimanere focalizzato sui Killers adesso?

Siamo nel mezzo della lavorazione adesso.

Fantastico, non vediamo l’ora. E avete concerti quest’anno?

Il nostro agente sta ricevendo nuove proposte, sono sicuro che ne avremo qualcuno.