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Come promesso qualche settimana fa, quando nel mezzo della notte italiana erano andati live su instagram direttamente dallo studio, venerdì Brandon e Ronnie hanno risposto alle domande dei fan e hanno anche accettato le richieste di una live congiunta con alcuni di essi.

Qui di seguito vi riassumiamo alcune delle domande e risposte più interessanti, ma per chi se lo fosse perso può vedere il video qui sotto.

Cosa succede alle canzoni scritte alla lavagna che non finiscono negli album?

Hanno iniziato a pensare di pubblicare un altro album di canzoni ancora inedite, come fu per Sawdust, e ne hanno così tante che potrebbe addirittura diventare doppio.

Che ne è di Man and Woman Enough e The Slot Tech?

Man and Woman Enough non è entrata a far parte di Imploding the Mirage perché non sono riusciti a mixarla in tempo, ma per il resto è pronta, e prima poi la pubblicheranno.
The Slot Tech, canzone da 7 minuti incentrata su un tecnico di slot machine con il problema del gioco d’azzardo, esiste ormai da una decina di anni e Ronnie la definisce come il romanzo di Brandon. In passato è stata registrata una versione con i Dawes che ha un bellissimo bridge, e prima o poi la sentiremo.

Suonerete di nuovo Everything Will Be Alright dal vivo prima o poi?

Si sta avvicinando il ventesimo anniversario di Hot Fuss, e probabilmente organizzeranno qualcosa e suoneranno l’intero album dall’inizio alla fine per festeggiarlo.

Quali sono le canzoni meno conosciute che vorreste suonare di più?

A volte hanno provato a suonare qualcuna di quelle meno conosciute, ma è raro che vengano accolte con grande entusiasmo, un esempio è Losing Touch, ma anche Miss Atomic Bomb a volte ha funzionato e altre no.

Quali canzoni di Imploding the Mirage non vedete l’ora di suonare? avete in mente delle nuove transizioni tra canzoni come quella tra Runaways e Read My Mind?

Una transizione su cui Brandon sta rimuginando è tra All These Things That I’ve Done e Caution, mentre la canzone che non vedono l’ora di suonare dal vivo è Dying Breed perché non l’hanno ancora fatto.

Glastonbury 2019 è stato sicuramente uno dei vostri concerti più importanti, siete d’accordo?

Sì ma il set che hanno suonato per ottenere il contratto discografico è stato altrettanto importante. A quell’evento c’era anche Rick Rubin, che ha fatto loro una proposta con la sua etichetta discografica, la American Recordings. Se l’avessero accettata al posto di quella della island, avrebbero dovuto registrare di nuovo tutto l’album e il primo singolo sarebbe stato Glamorous Indie Rock & Roll.

Un amico di Brandon, con cui ha lavorato in una brasserie a Las Vegas, vorrebbe sentire Replaceable dal vivo, magari come outro di A Dustland Fairytale, è possibile?

No. Non è una brutta canzone, ma l’hanno scritta quando ancora stavano imparando a comporre canzoni. Chi vuole può trovare la demo in giro.

Qual è l’ispirazione per C’est La Vie?

È stata registrata su due piedi lo stesso giorno di Blowback. Non aveva la profondità emotiva delle altre canzoni ma è divertente. Mark era in studio quel giorno e suona il contrabbasso.