Anche se non ancora mensile, l’appuntamento in diretta su instagram per rispondere alle domande dei fan sta diventando più frequente, e porta novità piuttosto significative.
Ovviamente la notizia più importante è che le registrazioni del nuovo album sono finite, e manca solo la masterizzazione, ma..purtroppo c’è un ma: tutti gli album rimandati causa COVID si stanno preparando alla pubblicazione, mandando in sovraccarico la produzione di vinili, per cui dovremo aspettare almeno dopo l’estate per l’arrivo dell’album numero sette, ad oggi ancora innominato.
Da notare anche il braccio di Brandon imbrigliato dopo l’operazione alla spalla fatta tre settimane fa, per un dolore che si porta dietro da qualche anno.
Qui sotto vi lasciamo il video dell’intera diretta, e la trascrizione della maggior parte delle domande e risposte.
Cosa non vi è mancato del non andare in tour?
La prima cosa che viene in mente sono gli aeroporti e il controllo passaporti. Riconoscono che poter viaggiare è un lusso, ovviamente, ma lo hanno fatto talmente tanto che diventa quasi un peso.
Per Ronnie, poi, stare a casa vuole dire poter stare con la propria famiglia. Mentre sono in tour per sei settimane o anche sei mesi, il tempo passa velocissimo, e poi arrivano a casa e si rendono conto che i genitori sono invecchiati, si sentono completamente distaccati dalla vita vera. E poi fa bene anche fisicamente, e lui non lo è mai stato negli ultimi sette anni quanto lo è adesso.
Farete mai un altro video dal vivo come quello alla Royal Albert Hall? È stato anche bello vederne il dietro le quinte.
Dovevano registrarne uno durante il Wonderful Wonderful tour, ed è un peccato che non ci siano riusciti perché ci sono stati dei concerti davvero belli. Ne hanno registrati un paio in passato, quando hanno suonato in posti spettacolari, come uno in Italia (quello all’Arena di Verona dell’8 Giugno 2009, ndt.), di cui confermano di avere la registrazione video, e potrebbero pubblicarli.
Posto preferito che raccomandate quando si è a Las Vegas?
Menzionano il ristorante Lotus of Siam. Quando torna a Las Vegas per registrare o trovare la famiglia Brandon ci va sempre, e si ricorda che, quando hanno suonato in Thailandia, alcuni membri della famiglia reale sono andati al concerto e anche loro lo conoscevano.
Il consiglio di Ronnie è anche quello di farsi un giro nel vecchio centro storico, c’è un’atmosfera diversa lì, c’è un quartiere degli artisti e ci sono molti bei bar, o almeno c’erano prima della pandemia, forse adesso è tutto chiuso.
Il nuovo album è quasi finito? Sì o no?
È finito, sono nella fase di masterizzazione. Uscirà quest’anno, speravano di poterlo pubblicare ad inizio estate ma la produzione dei vinili è rallentata perché tutti quelli che hanno posticipato il proprio album per colpa del COVID stanno cercando di farli uscire adesso, e siccome vogliono pubblicare tutti i formati (digitale, cd, vinile, ecc.) assieme non sarà possibile. Comunque è finito e uscirà sicuramente quest’anno.
Per Ronnie è bello ed è diverso, vorrebbe poterne parlare di più ma è stato detto loro di tenere la bocca chiusa.
Qual è stata l’ispirazione più grande agli inizi della vostra carriera.
In quel periodo Ronnie ha suonato praticamente con chiunque in città, e la cosa che lo diverte di più della musica è poter esplorarla con altre persone, e ciò è già una sorta di ispirazione, sentire quello che gli altri riescono a far venire fuori da te e vice versa.
Per Brandon l’ispirazione in generale è stato un mix, gli piaceva tantissimo Lust for Life, l’album di Iggy Pop, e David Bowie aveva pubblicato un nuovo album in quel periodo, intitolato Heathen. E poi la gente menziona i Duran Duran e secondo lui è perché John Taylor, a suo parere uno dei migliori bassisti di sempre, ha avuto un grande impatto per Mark, e ancora All These Things That I’ve Done ha una progressione gospel ricorda I Still Haven’t Found What I’m Looking For degli U2.
Qual è la vostra canzone preferita degli Oingo Boingo?
Brandon dice di averne un po’ perché adora gli Oingo Boingo, secondo lui erano innovativi al punto giusto e sono stati per lui l’equivalente al punk rock, anche se forse erano più prog punk. Racconta poi un aneddoto di quando aveva 18 anni e lavorava al ristorante Spago dentro al Caesars Palace. Danny Elfman è andato a cena lì il giorno del suo compleanno, con sua moglie ed un’altra coppia. Nel ristorante c’era la regola di non disturbare le persone famose me Brandon era così emozionato di vederlo, da fan degli Oingo Boingo, che l’ha infranta e anche se non era seduto ad uno dei tavoli che stava servendo, si è avvicinato e gli ho detto qualcosa tipo “ti adoro, adoro quello fai..” e cose simili. Evidentemente Danny Elfman si era reso conto che il manager lo aveva punito e il mattino dopo, mentre era lì a pulire i tavoli, alza lo sguardo e lo vede camminare verso l’entrata del ristorante dove c’è il podio della hostess, scarabocchiare qualcosa su un foglio e poi andarsene. Gli aveva scritto un messaggio di buona fortuna e firmato. Questa è un’esperienza che Brandon si porta dietro come esempio, perché ci sono state anche situazioni in cui la gente si è comportata di merda, e così quando incontra i fan si comporto allo stesso modo in cui Danny Elfman si è comportato con lui.
Comunque, la canzone preferita è probabilmente Private Life e On the Outside.
Che musica ascoltate in questo periodo?
Per Ronnie è un mix un po’ strano. Il suo album preferito del 2020, o forse è uscito quest’anno, è Ultra Mono degli Idols, che non riesce a smettere di ascoltare perché è un album molto intelligente, e gli ricorda molta della musica che ascoltava crescendo, non ha niente che non gli piaccia. Ascolta molto anche Chris Thile, che ha appena pubblicato un nuovo album. Fa parte dei Nickel Creek, e a proposito, Sarah Watkins, che ne fa parte ma è anche un’artista solista, ha suonato nel nuovo album.
Quale canzone di una altro artista vorreste aver scritto?
È una domanda che viene chiesta spesso, ma sul momento alla fine citano sempre la prima cosa che viene in mente, tipo una canzone dei Beatles. Stavolta Brandon ha visto la domanda prima e così ci ha pensato meglio, e gli è venuta in mente una che si scorda sempre di menzionare, cioè Always the Sun degli Stranglers. Secondo lui è una canzone assolutamente meravigliosa, con dei versi davvero belli che richiamano immagini che non si sentono spesso nella musica pop.
Farete mai quell’album di cover che avete menzionato anni fa?
Ne dubitano. A loro piace fare cover e fare omaggiare agli artisti che amano, ma quando hanno menzionato la possibilità di un album non sanno a cosa stessero pensando. È meglio scrivere le proprie canzoni che fare cover se è ciò che ti piace fare.
Alla fine di solito fanno cover quando sono in qualche città o c’è qualcuno di speciale al concerto o se parte di una delle loro canzoni gliene ricorda un’altra.
Quali sono le transizioni o crescendo che Ronnie preferisce suonare dal vivo? A me piace quello alla fine del bridge in Running Towards a Place.
Il crescendo in questione è quello suggerito da Ariel Rechjsgdygu e ispirato a quello che c’è in Spaceman. L’hanno scritta quando Ariel era a Park City, era ossessionato dal crescendo di Spaceman e quello in Running Towards è molto simile.
Ronnie, comunque, ricorda che alla fine di The Calling c’è una parte che ha dovuto trascrivere per poi suonarla live perché l’aveva improvvisata nella registrazione (di solito quando registrano fa sempre tre prove: la prima per riscaldarsi, la seconda normale e la terza dove si scatena, che è stata poi quella scelta nella versione finale della canzone).
Ci saranno molti sintetizzatori nel nuovo album?
Ci sono sì, ma non sono così evidenti come nell’ultimo album. Hanno usato molti sampler, uno è l’MS 1 della Korg, che permette di registrare suoni e poi in qualche modo degradarli e crearne altri.
Qual è la differenza nel creare un album in cui le canzoni continuano ad arrivarti come manna del cielo rispetto agli album passati?
È entusiasmante e una benedizione avere canzoni che arrivano senza sforzarsi ma c’è anche una sensazione di fretta, che cozza contro la necessità di fare le cose fatte bene, ma credono di essere riusciti a farlo. In passato le canzoni arrivavano una alla volta e dovevano quasi aspettare che l’album si mostrasse, o dei fili conduttori che accomunassero le canzoni.
I vostri concerti sono cancellati o posticipati?
Tutto è bloccato per ovvie ragioni. Ovviamente anche loro vogliono tornare in tour per i fan ma allo stesso tempo essere certi che sia sicuro farlo. È una situazione molto difficile anche dal punto di vista strutturale perché i promoter che stanno cercando di organizzare i concerti non riescono a trovare un’assicurazione, o quelle che ci sono costano un occhio della testa. Tutto deve tornare un po’ più alla normalità prima di tornare a suonare ma non vedono l’ora e stanno facendo il possibile per fare in modo che tutto sia sicuro.
Che attrezzatura hai usato per l’album, Ronnie?
La maggior parte delle registrazioni della batteria sono state fatte nello studio B ai Sound City Studios e ha usato la batteria di Tony Bird, ha una vecchia Ludwig Club Date, misure 12″ 14″ 20″. E poi ha usato una Craviotto Maple, con vari rullanti vecchi. Matt Chamberlain, che ha uno studio nello steso complesso, gli ha poi prestato un paio di vecchi rullanti solid shell della Ludwig degli anni ’20. E poi un sacco di vecchi piatti usati.
Il verso “We’ll beat the birds, down to Acapulco Bay” (da When the Dreams Run Dry, ndt.) è un riferimento a Come Fly With Me di Frank Sinatra?
Sì, è presa pari pari da lì, perché se si deve rubare, meglio rubare un diamante che un pezzo di vetro!
Posto preferito in cui avete suonato a Las Vegas?
Forse i posti più strani, una volta hanno suonato in un ristorante di soul food (cucina povera nata dalla comunità afro-americana, ndt.). Era un posto abbastanza famoso, e Brandon si ricorda che è stata la prima volta che hanno suonato Jenny Was a Friend of Mine come è su Hot Fuss, prima era più lunga.
I testi del nuovo album sono un continuo di quelli di Imploding the Mirage o è stato un processo completamente diverso?
Completamente diverso. Wonderful Wonderful e Imploding the Mirage andavano a braccetto, questo non ha nulla a che fare con loro, ma non possono aggiungere altri dettagli.