Noisey [01-07-2015]
Straight In No Kissin’ è il miglior titolo di album che ho sentito in almeno sette mesi e mezzo. Almeno. Probabilmente di più. Vorrei portare quella frase sul petto – senza problemi. Una sconcia dichiarazione di intenti? Uno stile di seduzione? Hmmm, ripensandoci saltare i preliminari è, nel complesso, inaccettabile, ma a volte, solo a volte, andando al sodo senza baci si può colpire nel segno.
Secondo il cantante dei Big Talk, Ronnie Vannucci Jr. – lo conoscete, l’affabile batterista dei Killers dai denti bianchi splendenti che picchia forte sulla batteria. Ebbene, stando a lui la frase in realtà una volta è stata presa in considerazione come titolo per i Killers “ma sono stati tutti troppo fifoni”. Fatto presunto numero due: è una frase comune in Irlanda.
“Come ‘Come è andata al lavoro oggi?’ ‘Oh sai, dritti al sodo”, spiega Vannucci. “Ma mi piace quando la gente usa questo modo di dire in modo volgare”. Molto. Questo non ha, per la cronaca, assolutamente nulla a che fare con il modo in cui Big Talk si comportano in tema rapporti amorosi. “No Kim”, dice Vannucci con disapprovazione. “Lavoriamo sulla lunga distanza.”
Nel corso della solida carriera decennale dei Killers, con all’attivo cinque album, solo Brandon Flowers e Vannucci hanno deviato in territorio solista, con Vannucci che ha pubblicato il primo album dei Big Talk nel 2011, (che credo sia più o meno il periodo in cui è stata fatta questa foto, ma non fate troppo affidamento su questo). In ogni caso l’omonimo primo disco dei Big Talk era pieno di riff e melodie che richiamano grandi strade in paesaggi aperti (ascoltate “Katzenjammer” o “Getaways” per verificarlo). Buon ritmo, classico rock ‘n’ roll alla maniera di Springsteen o dei Cars. Ora è tornato con i suoi ragazzi e il loro nuovo album in uscita il 24 luglio, via Little Oil Records/Pledge Music, e qui c’è l’anteprima della seconda canzone dell’album – l’impetuoso e potente pop di “I’ve Been Sentimental Lately”.
“È una raccolta di esperienze messe assieme in una piccola canzone”, spiega Vannucci. “Mi ricordo di una ex fidanzata, quando aveva finito di raccontarmi quello di cui stava parlando, diceva ‘Allora, come sta la tua piccola band?’ E io che sono un signore ho deciso di scrivere una canzone per piangere sul ricordo di quelle vecchie esperienze. [Ride.] Ma non si tratta proprio di lei, sono solo io che scrivo di vecchie fidanzate. Questo accadeva prima dei Killers. Non disdegno l’intera vicenda, era solo qualcosa di divertente da scrivere!”
Mentre i Big Talk hanno pubblicato il loro primo disco con la Epitaph e la Little Oil, la piccola etichetta di Vannucci, questa volta hanno optato per la via di Pledge Music, che offre loro una maggiore libertà sotto tutti i punti di vista. Dice anche che offre alla band un rapporto più stretto con le persone che vogliono ascoltare la loro musica. Quanto stretto? Molto stretto. Finanziare il disco dei Big Talk attraverso la piattaforma Pledge Music offrirà delizie che vanno da un CD firmato ad un tour di Las Vegas in Lamborghini con il chitarrista Taylor Milne, ad una sessione di shopping/restyling con l’uomo della tastiera, John Konesky, ad un’esclusiva sessione acustica, fino alla possibilità di fare un bagno nella vasca piena di schiuma con qualsiasi membro della band.
“Mi piace l’idea di poter accoppiare un album con, ad esempio, un bagno in una vasca piena di schiuma”, dice. “Nudo sarebbe un po’ strano, e io ho un po’ la fobia dei germi, quindi dobbiamo ancora capire come tutto questo funzionerà in termini di controllo delle malattie. Non voglio prendermi la tigna! Ci sono alcune persone là fuori che potrebbero effettivamente avere bisogno di un bagno, ma l’idea è di registrare tutto su nastro: così più imbarazzante è e meglio è!”
Uno dei pericoli di essere un batterista è che dopo il concerto te ne vai dal palco con il sedere bagnato, il che significa che la parte posteriore dei jeans è fradicia di sudore. (Il sedere bagnato, a proposito, è una malattia che può essere letale per i criceti.) Così quando ho parlato con Vannucci la scorsa settimana ho suggerito che forse era preferibile essere un frontman proprio per questo motivo. “Ti dico una cosa, fisicamente è molto più facile stare davanti”, dice. “Io non mi lamento – mi piace la fisicità e il trambusto di suonare la batteria- ma mettimi in una stanza con buone persone e buoni musicisti e posso anche suonare il campanaccio. Non importa! Mi piace fare musica, e potrebbe sembrare troppo entusiasta ma mi piace essere in grado di conversare così con le persone. Vorrei succedesse più spesso.”
Tutto questo in realtà è comprensibile, dato che è il modo in cui Vannucci, che ha studiato percussioni classiche, è cresciuto: suonando con musicisti più esperti e più anziani. Purtroppo è qualcosa che il suo frenetico programma rende difficile da attuare. “Non riesco a trovare nessuno con cui suonare, o sono tutti a giocare nel proprio recinto di sabbia!”
Per quanto riguarda la genesi di questo disco, alcuni pezzi hanno cominciato a prendere forma durante l’ultimo tour dei Killers. “Stavo invecchiando, così non partecipavo a molte feste, così ho portato una chitarra e un computer portatile e mi mettevo a registrare le idee, ad Amsterdam, alle 4 del mattino, cercando di non fare troppo rumore!”
“Ma ho scoperto che ogni volta che c’era gente in casa, e un po’ di confusione – è il metodo più strano, ma funziona per me – non ho bisogno di essere in una baita di montagna da solo per guardarmi dentro e portare qualcosa fuori “, continua, “Mi trovo molto meglio in una cucina, con un gruppo di persone, mangiando pizza e bevendo vino. Quindi c’erano alcune canzoni che sono nate in quel modo e mi piace di più quella genesi. Non sono un artista tormentato. Non sono nemmeno un artista! Sono solo un batterista che conosce cinque accordi di chitarra”.
Qualunque sia il suo parere, Straight No Kissin’ è pieno zeppo di ritornelli pop e questa esperienza collaborativa, in termini di come è stato registrato, ha servito bene sia la musica che Vannucci. Definisce il primo album “una torta a strati di sovra incisioni e sperimentazione”, mentre i brani di Straight in… sono stati composti live e questa vitalità si sente come nella canzone più rappresentativa “Animal Husband” – una scarica di zuccheri e synth che non vuoi finisca mai – e la melanconica ma alla fine confortante “What the night can do”. Oh, e la copertina dell’album conterrà una illustrazione della band in abiti da drag queen. “Ho delle tette veramente enormi e una scottatura” dice Vannucci con entusiasmo.
Big Talk a parte, naturalmente, la grande domanda, soprattutto quando due membri della band hanno dischi da solista in uscita a pochi mesi l’uno dall’altro, è i Killers sono finiti? “La ragione per cui Brandon e io facciamo questi progetti collaterali è perché abbiamo un temperamento diverso dagli altri ragazzi” spiega. “Loro hanno bisogno di una pausa, ed è giusto così-guardate con chi hanno a che fare! Non sono affatto la persona peggiore al mondo, penso di essere a posto, ma non sono uno zuccherino. [Ride.] Penso che sia importante togliersi gli sfizi creativamente. Se fosse per me farei solo dischi dei Killers, sempre meglio e continuando a lavorare e lavorare, facendo in modo di affinare la nostra attività. Ma che ci vuoi fare? Penso che tutti vogliono tornare insieme è solo che nessuno si sta affrettando per andare in sala prove!”
Dato che il disco di Brandon, The Desired Effect, è già uscito e quello dei Big Talk uscirà a breve, sembrerebbe avere più senso (per me) che loro unissero le forze e andassero in tour assieme come se non ci fosse un domani.
“Vero, probabilmente sbancheremmo” dice ridendo. “Lo chiameremo 2015 Fuck It Why Not tour!” (nt. 2015 Fanculo Perché No Tour!)
La petizione per far si che questo progetto si realizzi veramente inizia qui.
Fonte—Noisey