Gigwise [08-07-2018]
In un’esclusiva intervista dietro le quinte del Rock In Rio Lisbon ci facciamo un’idea di come sia la vita in tour per i Killers in questo periodo
Sul palco principale del Rock in Rio, il Presidente e Primo Ministro del Portogallo e il Sindaco di Lisbona si uniscono per un tributo musicale al defunto eroe musicale portoghese Ze Pedro, del leggendario gruppo locale Xutos & Pontapes. Nel frattempo, su per scalini bordati da felci dietro il palco, attraverso un bar che pullula di band e del loro seguito, e dietro ad una tenda che nasconde l’enclave privata degli headliner, il Grand Glam-Visir del Rock di Vegas, Brandon Flowers, e l’uomo che introduce sul palco come “Primo Ministro Ronnie ‘Unstoppable’ Vannucci Jr” stanno omaggiando la loro leggenda locale.
“Abbiamo un posto preferito in Portogallo dove si mangia pollo, e a cui siamo stati oggi, che si chiama Bonjardim, e ci andiamo sempre,” rivela Brandon, facendo la fortuna di un taglia-rigaglie di Lisbona in sole venti parole. Ronnie, invece, ha passato la giornata portando sua moglie Olivia in giro per la città. “Olivia non è mai stata qui prima d’ora e così siamo stati al castello di San Giorgio e abbiamo girato la città in macchina, per riuscire a vedere tutto,” dice. “Si deve cercare di vedere tutto quando se ne ha l’occasione. In tour è difficile riuscire a fare molto.”
“Cerchiamo di avere qualche avventura,” dice Brandon, “facciamo escursioni. Dopo Glasgow andremo verso il Lake District, un posto in cui sono sempre voluto andare e sono stato in Inghilterra probabilmente una cinquantina di volte, quindi sono entusiasta alla prospettiva di andarci.”
I Rambling Men più celebrati del Nevada sono in cima al mondo in questo periodo, dopo aver ottenuto il loro primo numero uno negli Stati Uniti con Wonderful Wonderful, l’acclamato e ultra personale album dello scorso anno, e dopo aver negoziato con successo il complicato affare di liberare metà della band – il bassista Mark Stoermer e il chitarrista Dave Keuning – dai loro impegni in tour senza dividere la band. Di buon umore, hanno dato a Gigwise un bel po’ del loro tempo pre-concerto per parlare di bagni, Trump e le canzoni che stanno mettendo assieme mentre sono in tour.
Gigwise: Com’è andato il vostro set all’Isle Of Wight?
Brandon: È andato bene, niente di spettacolare ma siamo riusciti a vedere Van Morrison ed è stata una sorpresa inaspettata. Abbiamo incontrato Fran dei Travis, che non vedevo da un bel po’ di tempo quindi abbiamo chiacchierato un po’. Il suo nuovo film è una prospettiva dei critici sulla band e il suo ritornare alle radici per ricordare cosa vuol dire essere un fan. È una bella idea.
GW: Che ne pensate del bagno-gate (molti fan si sono lamentati di aver perso il set dei Killers a causa delle lunghe code ai bagni)?
Brandon: Ho solo sentito voci a riguardo. Io non ho avuto problemi, il mio bagno funzionava ed era facile arrivarci. Mi dispiace che altri abbiano avuto problemi ma non ne abbiamo saputo niente. Sembrava tutto pieno quando siamo saliti sul palco, non sembrava che ci fossero molte persone mancanti.
GW: L’ultima volta che abbiamo parlato assieme, Ronnie aveva rivelato che stavate registrando idee di canzoni in tour. Si sono sviluppate in queste settimane?
Ronnie: No perché abbiamo suonato solo a festival. Non c’è un posto in cui possiamo stabilirci e lavorare con calma. Ma ci stiamo pensando.
Brandon: Ha esagerato. Ci sono stati di pezzi di canzoni. Abbiamo con noi persone che ci possono aiutare a registrare in tour e ci sono state delle sessioni di registrazione a notte tarda in stanze di hotel e posti simili, ma niente di sostanziale.
GW: Avete già un’idea della direzione che potrebbe prendere?
Brandon: No, dobbiamo metterci in una stanza e poter darci dentro a tutto volume.
GW: Scrivere mentre siete in tour non crea il rischio di tagliare Mark e Dave dal processo creativo?
Brandon: No, perché le nostre canzoni sono sempre arrivate da varie direzioni, già all’inizio quando eravamo una vera e propria unità. Proponevo canzoni su cui avevo lavorato solo io – tre o quattro canzoni di ‘Hot Fuss’ sono state scritte così e poi ognuno ci ha messo le proprie mani.
GW: ‘Wonderful, Wonderful’ ha toccato molte persone grazie alla sua natura personale, che esplora i problemi al cuore del matrimonio di Brandon. Sarete ancora più personali in futuro?
Brandon: Dipende. Ha sicuramente abbattuto dei muri che forse c’erano, e aperto delle porte. Non sono contrario, ma abbiamo avuto successo anche con cose che seguono più un flusso di coscienza, in qualche modo attingendo a qualcosa che non ha necessariamente una rilevanza personale per me e che poi è diventata più significativa di quanto avessi anticipato, quindi sono aperto a tutto.
GW: Il successo di ‘Wonderful Wonderful’ ha dato nuova energia alla band?
Ronnie: Credo di sì. Stanno succedendo molte cose che non erano mai accadute prima, il nostro primo numero uno al mondo, mai avuto prima, ovviamente non essere in tour con due membri della band, anche questo non ha precedenti probabilmente per la maggior parte delle band che continuano a vivere. Abbiamo provato nuove cose dal punto di vista della produzione, c’è stata molta crescita e, in parole povere, cose rigenerative.
GW: Brandon si è trasferito in Utah, dove Ronnie già vive – i Killers stanno per entrare nel loro periodo Utah?
Ronnie: Vivo lì da quasi quattordici anni. Magari inizieremo – magari non la band ma certamente la famiglia – ad indossare cuffie e ad avere più mogli. Abbiamo ancora un posto a Las Vegas, e così Brandon e io, siamo anche lì. Possiamo ancora andare avanti ‘tra Stati’. Sono solo cinque ore e mezzo, sei, di macchina.
GW: Da band in qualche modo orientata alla famiglia, che ne pensate delle politiche di separazione al confine di Trump?
Ronnie: Non ne so abbastanza. Di solito non parlo di politica ma è difficile da evitare. Non serve essere dentro alla politica, basta essere vivi per sapere che qualcosa non va. Sto facendo un’investigazione personale. Non è che sono un sentimentale, spero solo di essere razionale ed equilibrato. Mi dispiace per le persone che devono andarsene da qualsiasi posto o hanno la vita sottosopra. Sono sicuro che tutti abbiano motivi diversi per andare, venire o essere separati.
Brandon: È una cosa triste. Non credo di aver incontrato nessuno che fosse d’accordo. Grazie al cielo sembra che siano intervenuti in modo positivo [anche se] niente sarebbe potuto essere abbastanza tempestivo. Qualsiasi sia la lunghezza della separazione tra figli e genitori, se fatta in quel modo, è traumatica. Ho un figlio che aveva problemi di ansia da separazione quando era più piccolo, e questo semplicemente quando ero via io, pensa ad un bambino che viene separato da tutto ciò che conosce. È terribile.
Fonte—Gigwise