The Cairns Post [13.08.2021]
Con una formazione originaria e il tempo dalla loro parte, i Killers hanno prodotto un album diverso in pandemia
Brandon Flowers, frontman dei Killers, ha compiuto 40 anni a Giugno. Non ci sono state feste ma era assieme a vecchi amici: la band si era ritrovata per pre-registrare il concerto da headliner al festival virtuale Splendour in the Grass andato in onda il mese scorso.
“Mi pare che siamo andati a cena tutti assieme dopo,” dice Flowers.
“Per i 41 chiamiamo le spogliarelliste e compriamo cocaina, allora,” dice scherzando il batterista Ronnie Vannucci.
Quell’esibizione virtuale non segnava solo una pietra miliare per Flowers; i vecchi amici con lui erano una questione molto importante per i fan dei Killers. Era la prima volta che la formazione originaria – con il chitarrista Dave Keuning e il bassista Mark Stoermer – suonava assieme da cinque anni. Keuning e Stoermer erano frustrati della vita in giro per il mondo e sono stati sostituiti, nell’ultimo tour, da altri musicisti, lasciando quindi solo due membri originari sul palco.
“Anche se era da cinque anni che non suonavamo assieme, c’è stata questa familiarità che abbiamo tutti percepito,” dice Flowers sulla reunion. “Abbiamo bei ricordi delle cose abbiamo condiviso assieme. È stato bello esserci tutti; magari non ci avrebbe fatto male aver fatto più prove, ma credo che sia andata comunque bene.”
Nell’album dello scorso anno, Imploding the Mirage, Stoermer è tornato per qualche canzone, mentre Keuning non ha partecipato ad un album dei Killers da Wonderful Wonderful del 2017.
Quando la pandemia ha messo in pausa il tour per Imploding the Mirage, Flowers ha deciso di tornare in studio (dopo aver postato un video virale mentre si lavava le mani al tempo di Mr Brightside).
Keuning, che aveva pubblicato un album solista, è tornato in contatto con la band, mentre Stoermer non ha preso parte. “Mark era in ansia per il Covid, come tutti,” dice Flowers. “Non si possono dargli colpe per voler starsene alla larga, per cui non è riuscito a venire in studio, ma siamo comunque stati tutti attenti, indossano mascherine e seguendo le regole.”
“Brian Eno dice sempre che quando si finisce un album forse sarebbe il caso di continuare a lavorare. È una cosa a cui pensiamo sempre, ma stavolta siamo stati davvero in grado di continuare ad allenare quei muscoli visto che non potevamo andare in tour. La cosa che rende diverso questo album è che ci sono canzoni più tranquille, mostrano più equilibrio di quelle che sarebbero state le tipiche canzoni da Killers, per cui siamo grati dell’opportunità di fare un album così.”
Il risultato, Pressure Machine, è anche il primo album concettuale dei Killers.
Flowers ha scritto i testi prima della musica – la prima volta per i Killers – dando loro forma sulla base dei ricordi della sua adolescenza a Nephi, una cittadina dello Utah. Spaziano da un uomo che combatte con la sua sessualità, alla droga e alla prima conta di una vittima in una canzone dei Killers dal loro album di debutto.
“C’è un altro corpo in questo album,” dice Flowers riferendosi a Desperate Times. “Avevo sicuramente Nick Cave in mente quando ho scritto quella canzone. Mi piacerebbe sentire la sua voce da baritono cantarla!”
“Brandon ha un approccio più deliberato alla scrittura dei testi,” dice Vannucci. “Si parla di questo, adesso costruiamo un universo attorno a questa storia. Questo nuovo approccio è diventato produttivo e credo che lo rifaremo di nuovo.”
E infatti la band ha già iniziato a lavorare ad un altro album. “Brandon è in un periodo fortunato,” dice Vannucci. “Mi fa sentire bene sapere che se ci fosse un altro blocco deciso dal governo sapremmo già cosa fare. Innanzitutto approvvigionamento di cibo congelato e poi iniziamo a lavorare al prossimo gruppo di idee. Anche Mark e Dave sono con noi. Ci stiamo permettendo di addentrarci in posti che normalmente hanno dei limiti che ci autoimponiamo. Cerchiamo nuove fonti e ispirazioni e questo ci dà il via libera per esplorare nuove direzioni, senza quasi avere limiti.”
La band ha annunciato un tour australiano prima della pandemia, con biglietti mai messi in vendita. A questo punto hanno provvisoriamente fermato date qui a Marzo – pandemia permettendo.
La formazione a “porta girevole” significa che Flowers pensa che Keuning abbia più probabilità di far parte del tour australiano rispetto a Stoermer.
“Parliamo ancora con Mark e Dave per capire come funzionerà, ma il tour è pianificato,” dice Flowers. “Non abbiamo ancora suonato di fronte a persone vere da 18 mesi. Non stiamo più nella pelle.”
Fonte—The Cairns Post