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Dopo trenta date il tour di Imploding the Mirage ha concluso a Washington il suo viaggio in America del Nord, che era partito da Vancouver in Canada lo scorso 19 Agosto.
In realtà sarebbero dovute essere due in più ma tre sono state posticipate a Marzo 2023 (Pittsburgh, St. Louis e Houston, ufficialmente per conflitti di programmazione, ndr.) e la seconda di Washington è stata aggiunta in itinere per celebrare i cinque anni dal precedente concerto della band all’Anthem.

Come era già successo in Europa, Dave non ha partecipato a tutti i concerti, saltandone alcuni nel mezzo e alla fine. Un altro fatto degno di nota è stato l’addio di Rob Loud come fotografo ufficiale della band dopo sei anni, sostituito da Chris Phelps a partire dalla data di Miami.

Di seguito vi facciamo un riassunto di come sono andate le setlist, le sorprese, gli ospiti e le cover di questa tornata di concerti.

Foto—Rob Loud
Le canzoni fisse e quelle rotanti

La setlist di tutti i concerti si è bene o male basata su uno scheletro fisso di canzoni, a partire dal trittico iniziale costituito da My Own Soul’s Warning, Enterlude e When You Were Young. Immancabili i singoli da Hot Fuss, Sam’s Town e Day & Age, ma anche Shot at the Night, Runaways e Caution, un poco meno Dying Breed e l’ultimo singolo, boy.
I due album più bistrattati quanto a numero di canzoni sono stati Battle Born e Wonderful Wonderful, quest’ultimo rappresentato solo, ma neanche sempre, da The Man in apertura di encore e la versione rivisitata e accennata di Rut come intro a Caution. Oltre che con quest’ultima e le altre citate in precedenza, l’album di cui il tour è a supporto ha avuto ulteriore spazio con due canzoni che si sono date il turno: si tratta di Running towards a Place e Fire in Bone, mentre molto più saltuariamente sono state suonate Blowback e In Another Life (solo a Orlando e Atlanta con Johnny Marr).
Anche Pressure Machine ha avuto più fortuna qui che in Europa, a partire dalla canzone omonima dell’album, e poi con Runaway Horses, In the Car Outside, Cody e Quiet Town, anche se quest’ultima è stata molto poco presente.

Sorprese

Tra scelte inaspettate e richieste dei fan esaudite, alcune canzoni sono rispuntate per una o due sere: Bling (Confession of a King) a San Diego, Bones a Orlando (dove Brandon ha accettato ben 120$ per suonarla), Just Another Girl alla prima data di Washington come omaggio ad una ragazza della crew per il suo ultimo concerto con la band, Miss Atomic Bomb a Detroit, Run for Cover ad Atlanta, Sam’s Town in apertura a Verona (nello stato di New York… no, non vi siete persi concerti in Italia!).
Particolarmente fortunato è stato il pubblico di Salt Lake City, capitale dello Utah, stato che ha dato l’ispirazione a Brandon per scrivere i testi di Pressure Machine. Proprio per omaggiarlo la band ha voluto dedicare un set speciale di quattro canzoni prima dell’encore suonando Quiet Town, Cody, Runaway Horses e Pressure Machine.
Anche i fan di Montréal possono considerarsi più fortunati del solito, avendo avuto in setlist tre canzoni totalmente inaspettate: The Way It Was, Miss Atomic Bomb e My God.
Per finire in bellezza, alla seconda data di Washington, nonché ultima del tour, c’è stato il debutto live di West Hills.

Ospiti

Sfruttando la presenza di Johnny Marr come supporter in tutte le date, la band ha scelto di suonare una serie di cover degli Smiths tra cui Stop Me If You Think You’ve Heard This One Before, There is a Light that Never Goes Out, What She Said, This Charming Man, You Just Haven’t Earned It Yet, Baby e Please Please Please.
Los Angeles e New York hanno avuto ospiti aggiuntivi che già avevano collaborato con la band in studio: si tratta di Lindsey Buckingham per la prima e Bruce Springsteen per la seconda.
Buckingham ha suonato il suo assolo di chitarra in Caution ed è stato poi accompagnato per Go Your Own Way dei Fleetwood Mac, mentre Bruce Springsteen, a cui si è aggiunto il sax di Jake Clemons della E-Street Band, ha duettato e suonato nelle sue Badlands e Born to Run, nonché sulla rivisitazione di A Dustland Fairytale.

Foto—Rob Loud
Cover

Introdotta nelle date inglesi, la cover di The First Time Ever I Saw Your Face è stata riproposta spesso anche in queste date come coda finale di A Dustland Fairytale.
Poche città hanno avuto la fortuna di avere una cover dedicata come è successo negli scorsi tour (e anche qui da noi a Milano). Le prescelte sono state Austin e Fort Worth con Always on My Mind di Brenda Lee, Miami con Can’t Stay Away From You di Gloria Estefan e Detroit con My Girl dei Temptations.

Le prossime settimane la band si prenderà una meritata pausa, per poi volare in Sud America dove da metà Novembre li aspettano, per ora, quattro date tra Colombia, Cile e Brasile, e poi l’Oceania a fine mese.