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Las Vegas Weekly [26-09-2002]

Non vedete l’ora di vedere questo spettacolo?

Dopo l’appuntamento al Junkyard di qualche settimana fa, io e la squadra del LV Weekly abbiamo incontrato una band assassina con un sound assassino. Signore e signori, sono lieto di presentarvi i The Killers. Distanti dal rumore nella città di spettacoli salottieri e cover band, i The Killers – il cui sound ricorda il garage-rock fuso al pop britannico – dimostrano che qui c’è speranza per una scena musicale che è spesso iper-criticata per aver perso originalità e vigore. Questa nuova band è composta dal cantante/tastierista Brandon Flowers, dal chitarrista Tavian Go e dal batterista Ronnie Vannucci Jr. Il solo ingrediente mancante in questa equazione quasi perfetta di rock band è un bassista, che loro stanno cercando.

Così cosa vi perdete se non avete ancora visto suonare questo gruppo? Vi perdete qualcosa di totalmente rinfrescante, perché i Killers danno il meglio di sé sul palco con le loro melodie contagiose e il loro atteggiamento da giovani punk.

Ero così impressionato dal gruppo che ho avuto un incontro a quattro con loro. Ecco com’è andata:

Come hanno fatto i Killers a formarsi?
Ronnie Vannucci Jr: Beh, ci siamo incontrati in un locale gay che faceva karaoke. No, in realtà come ogni altro gruppo, penso. Non è una storia veramente interessante. Ci siamo incontrati durante degli spettacoli dal vivo.

Cosa pensate dell’attuale ripresa di gruppi di garage-rock? Pensate che il loro suono sia simile?
RVJ: È su quella strada. Penso che sia una cosa bella. Penso che quel tipo di musica stia prendendo una svolta. È meglio quello che sta arrivando rispetto a quello che è stato.
Brandon Flowers: L’intero movimento – è tutto la stessa cosa. Alla fine è solo rock.

Pensate che il suono da garage-band starà in giro per un po’?
RVJ: Non so. Penso che la musica abbia le sue fasi. Se guardi al corso della musica popolare, in pratica ogni sette anni abbiamo qualche versione mutata di quello che avevamo sette anni prima. Le differenze tra il nostro gruppo e forse un gruppo come gli Strokes, penso che noi abbiamo molto più potere per restare. Gli Strokes e i Vines sono grandi gruppi. Ma dato che stai facendo domande sulla longevità e cose simili, penso che personalmente noi abbiamo più da offrire di quanto abbiano loro.
BF: Riusciresti ad immaginarti gli Strokes venirsene fuori con una canzone acustica?

Qual è la storia alla base del nome del gruppo?
RVJ: Semplicemente suonava in modo fantastico. C’è stato certamente molto da discutere circa il nome. Per esempio le band “The”, come i Vines, ora vanno di moda. E i Killers, qualche persona può sentirsi offesa da questo.

Quindi non c’è un significato premeditato nel nome?
RVJ: Assolutamente no. Penso che qui fuori ci siano molti nomi più offensivi come Nashville Pussy, Cryptic Slaughter e Julio Iglesias. Personalmente, penso che Julio Iglesias sia molto più offensivo dei nomi appena menzionati.
BF: E Steely Dan.

Che cd c’è attualmente nel vostro lettore?
RVJ: Blood Money di Tom Waits.
Tavian Go: I Cure e gli Smiths.
BF: Io adesso ho gli Stones, Sticky Fingers.

State progettando un tour o di fare un cd completo?
RVJ: Assolutamente. E si, assolutamente.

Per quando è programmato il tour?
RVJ: Il prima possibile. Non appena qualcuno può metterci in strada per sfamare i sette bambini di Brandon.

Avete qualche consiglio per trucco da dare ai nostri lettori?
RVJ: Io ho una ragazza asiatica che si occupa del mio trucco. Dovrete chiedere a lei.
BF: (Ride) Mi trucco da solo. Ne sono fiero.